TEATROTERAPIA PER BAMBINI
"I bambini imparano ciò che vedono.
Se il bambino viene trattato con tolleranza, impara ad essere paziente.
Se vive nell'incoraggiamento, impara la fiducia.
Se vive nell'approvazione, impara ad apprezzare.
Se vive nella lealtà, impara la giustizia.
Se vive con sicurezza, impara ad avere fede.
Se vive volendosi bene, impara a trovare Amore e Amicizia"
(Dorothy Nolte)
Perché un percorso
in TeatroTerapia per Bambini?
La Teatroterapia con bambini si concentra sull’aspetto pedagogico-educativo
e preventivo, prestando attenzione al percorso e al processo teatrale più che al
risultato.
Essenziale è la funzione del gruppo, in cui il bambino scopre e svela la
sua identità, la sua creatività e la libera espressione di sé.
Tale disciplina utilizza il teatro per aumentare l’autostima e la conoscenza
di sé, per riconoscere i propri limiti e le proprie capacità positive, per collaborare
in gruppo.
Il bambino ha un rapporto col proprio corpo diverso da quello che ha l’adulto:
egli “comunica” con tutto il corpo. Man mano che cresce, l’educazione
abitua l’individuo a mettere da parte la familiarità col proprio corpo, le
proprie possibilità espressive e comunicative, per lasciare largo spazio alla razionalità.
Il laboratorio di Teatroterapia si prefigge di mantenere i bambini in contatto
con il proprio corpo attraverso il gioco simbolico e di simulazione, attraverso
l’improvvisazione, attraverso l’espressione della creatività.
Per mezzo di esercizi su corpo, voce, movimento, uso dei colori, ascolto, percezione
della natura e percezione dei movimenti del proprio corpo, si mira a sviluppare e
potenziare le abilità espressive e creative di ogni bambino e a stimolarne l’identificazione
individuale e la maturazione personale. Infatti, le capacità espressive
risultano correlate con le capacità di “problem solving”: maggiori sono
le capacità creative e maggiori saranno le possibilità di scelta e di conseguente
benessere del bambino.
La Teatroterapia può essere considerata come una modalità privilegiata di
contenimento, di analisi e rielaborazione di quelle emozioni che possono diventare
ingestibili nel mondo cognitivo - comportamentale del bambino caratterizzato
da instabilità, ricerca della propria individualità e intense emozioni tra loro
contrastanti.
Il percorso mira a rendere il bambino consapevole delle proprie emozioni quali rabbia,
tristezza, paura e lo conduce alla scoperta di come possano essere "trasformate"
mediante il movimento corporeo, l'uso della voce, il disegno e la scrittura creativa.
Il processo teatroterapeutico, opportunamente utilizzato, consente l’espressione
e la trasformazione di tali vissuti, accompagnando il bambino in una crescita più
armonica.
La Teatroterapia ha un’importante funzione di integrazione: favorisce
la cultura del non-giudizio, del rispetto dell’altro e dei diversi tempi e
modi di agire, pensare ed essere.
Consente ai bambini di conoscere il proprio corpo e la propria creatività senza
giudicare gli altri e senza giudicare se stessi, di cogliere le mille sfumature
che la libera espressività ha in ogni individuo, di scoprire il valore della diversità
e le potenzialità insite in ciascuno. Permette, inoltre, ad ogni bambino di riconoscere
i propri limiti e quelli altrui, imparando non solo ad accettarli, ma anche a servirsene
come strumento di crescita personale.
Una delle funzioni e degli obiettivi della Teatroterapia è di permettere
"l’unità nella diversità",
ossia realizzare l’unità fra i componenti del gruppo
preservando l’identità differenziata di ciascuno,
attraverso la cultura del rispetto e del non-giudizio.
TEMATICHE SVILUPPATE NEL PERCORSO
- I gruppi possono essere costituiti da un minimo di 6 ad una massimo di 12 partecipanti
- La durata di ogni seduta di teatroterapia è di 1 ora e 30 minuti, una
volta alla settimana, da Settembre a Maggio
- Il percorso sviluppa varie tematiche. Se ne elencano di seguito le principali.
ACCOGLIENZA: presentazione
pratica del percorso di teatroterapia. Si mira a favorire una conoscenza dei membri
del gruppo attraverso il canale dello sguardo, della voce e di un minimo contatto
fisico, superando l’iniziale imbarazzo con esercizi semplici. È importante
che i bambini si sentano accolti e percepiscano un clima di fiducia e non giudicante.
SPONTANEITÀ: poiché la spontaneità
è azione immediata e non pensata, il fine della seduta è quello di far riscoprire
ad ognuno la parte spontanea e intuitiva, desiderosa di fidarsi, immaginare, fantasticare
e giocare sia individualmente che in gruppo.
ARMONIA: intesa come equilibrio
tra corpo, mente e spirito. Per sentirsi in armonia con se stessi e col gruppo,
i bambini devono poter sperimentare una fluidità psico-corporea unendo i vari aspetti
di sè.
VOCE E RESPIRO: il principale scopo è quello di far
percepire ad ognuno come il respiro permetta di ricaricarsi e di espellere le tensioni.
Il respiro è ricevere e dare: inspirare l’ossigeno è caricarsi di nuova energia,
espirare è trasformare le tensioni e produrre suoni: suoni impercettibili, suoni
del vento, suoni udibili come la voce. La voce dà l’opportunità di esprimersi
e di scambiare idee con gli altri, è veicolo di socialità. Questa è la voce esteriore.
È la voce del canto mentre il gruppo si unisce, si guarda, si saluta. C’è
poi la voce interiore, meglio esprimibile col corpo e con l’arte. Tale voce,
spesso frenata dalla razionalità, è udibile nel silenzio e nell’ascolto: l’essere
bendati può facilitarne l’ascolto.
COSTRUZIONE DELLA MASCHERA CON LA CRETA: venire a
conoscenza, anche inconsapevolmente attraverso l’arte, delle maschere utilizzate
quotidianamente permette di giungere ad una maggiore conoscenza di se stessi e dei
propri lati più nascosti.
AZIONE E REAZIONE: si affronta
il tema dell’azione, intesa come sequenza di movimenti strutturati e consapevoli
intervallati da "satz", ossia pause. I bambini vengono messi in condizione
di attuare tali movimenti strutturati, allo scopo di lavorare sulla loro presenza
e consapevolezza. L'azione è vista anche nei termini della relazione con l'altro
e verso l'altro, come stimolo, quanto uno può accettare ciò che l’altro propone
e reagire in un gioco di scambio (reazioni psico-fisiche).
PERCEZIONE: lo scopo è quello
di attuare una “percezione sensoriale”, ossia una percezione consapevole
tipica dei momenti di rilassamento attivo, in cui il bambino entra in contatto con
se stesso, con il proprio corpo e con il mondo esterno cercando di eliminare il
divario tra sè e la natura per diventare un tutt’uno con essa. Questo nuovo
punto di vista può aiutare il bambino a far nascere dentro di sè un reale rispetto
per la natura, che non nasca da un’imposizione esterna, ma da un vissuto personale
di unione con essa. Tale seduta semina l’idea che la natura vada apprezzata
e ringraziata per ciò che dona e vada in ogni modo possibile rispettata.
TANA E FIDUCIA: costruire
con i grandi teli psicomotori e vari oggetti a disposizione la propria "tana"
come simbolo di luogo interiore di protezione e benessere, dove risiede la "fiducia"
di base del bambino.
IMPROVVISAZIONE: introdurre
il tema dell’improvvisazione attraverso l’immaginazione, il rapporto
con l’oggetto, i giochi collettivi di ascolto, ritmo, coordinazione e percezione
del corpo. Il bambino può giungere a collegare immaginazione, azioni immediate,
azioni strutturate, attenzione volontaria, percezione del corpo e dello spazio nell'
improvvisazione del personaggio.
FORMA: giungere ad una piccola
"messa in scena" focalizzandosi sul processo alla transizione e non sulla
tecnica teatrale.
EMOZIONI: il fine è quello
di stimolare la parte emotiva dei bambini, utilizzando l’ascolto della musica,
le suggestioni ambientali e l’acquerello per far emergere nuovi personaggi
e relative emozioni, con i quali identificarsi come un qualcosa che appartiene al
bambino, ma contemporaneamente è altro da sé.
Il bambino può sperimentare vari stati d’animo -quali rabbia, tristezza, noia,
paura, gioia, tranquillità-, associandoli a suoni vocalici, colori, movimenti, gestualità;
incanalare tali stati d’animo attraverso l’arte e il teatro per poterli
rielaborare e trasformare.
DISEGNO DI GRUPPO: liberare
l’immaginazione attraverso suggestioni guidate dal conduttore; sperimentare
un disegno condiviso per accettare che venga modificato dai compagni senza averne
il controllo e contribuendo nel miglior modo possibile ai disegni altrui, come fossero
i propri; immedesimarsi nel compagno e in ciò che voleva esprimere attraverso il
disegno, rispettandolo.
GIOCARE COL CORPO: far rilassare
i bambini con il massaggio a catena prima di attuare i successivi esercizi; potenziare
la conoscenza del proprio corpo; sperimentare le possibilità corporee; potenziare,
attraverso la produzione del ritmo, la coordinazione motoria e l’ascolto dell’altro;
utilizzare la propria voce e il proprio corpo in modo consapevole.
INGRANAGGIO DI GRUPPO: potenziare
la conoscenza del proprio corpo; sperimentare le possibilità corporee; potenziare
la coordinazione motoria, l’ascolto del ritmo e l’ascolto dell’altro;
utilizzare la propria voce e il proprio corpo in modo consapevole.
STRUMENTI MUSICALI COME ESPRESSIONE
DI SE': sperimentare vari stati d’animo associandoli a suoni, utilizzando
vari ed inusuali strumenti musicali provenienti da varie culture del mondo.
PERSONAGGI IMPROVVISATI CON TELI:
inventare un personaggio che nasca dal corpo e dalla fantasia; utilizzare oggetti
quali teli elastici e disegni per identificarsi col personaggio; improvvisare diversi
ruoli per non cristallizzarsi in uno solo.
RICONOSCERE E TRASFORMARE LE PAURE:
essere consapevoli delle proprie paure esprimendole con scrittura, gesti, voce,
disegno, per poi attuare la trasformazione di tali paure attraverso l'espressione
creativa.
RITUALITA' DEI 4 ELEMENTI:
terra, aria, acqua e fuoco associati alla parte emotiva e profonda che vi è in ognuno.
ALBERO: Scoprire e disegnare
con le tempere il proprio albero, come specchio di se stessi.
"Dal bambino puoi imparare tre cose:
è felice senza un motivo preciso;
non sta mai ozioso;
quando ha bisogno di qualcosa, domanda con energia"
(Detto chassidico)
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