TEATROTERAPIA PER PERSONE CON DISABILITÀ
"Un Grazie di Cuore a voi
Anime Speciali,
che ci insegnate ogni giorno con grande Umiltà
il Rispetto, la Pazienza e L'Amore Incondizionato.
È un onore incontrarvi nel cammino della Vita"
(Giorgia)
Perché un percorso in TeatroTerapia
per Persone con disabilità?
La teatroterapia per persone con disabilità si concentra sull’aspetto
riabilitativo ed educativo, prestando attenzione al percorso e al processo teatrale.
Attraverso esercizi su corpo, voce, movimenti, uso dei colori, ascolto di suoni,
percezione della natura e percezione dei movimenti del proprio corpo, si mira a
sviluppare e potenziare le abilità espressive e creative di ognuno.
Tale disciplina utilizza il teatro per aumentare l’autostima e la conoscenza
di sé, per riconoscere i propri limiti e le proprie capacità positive, per collaborare
in gruppo.
Il percorso mira a rendere
il partecipante consapevole delle proprie emozioni quali rabbia, tristezza,
paura e lo conduce alla scoperta di come possano essere "contenute, rielaborate
e trasformate" tali emozioni mediante il movimento corporeo, l'uso della voce,
il disegno e la scrittura creativa.
Il processo teatroterapeutico, opportunamente utilizzato, consente l’espressione
e la trasformazione dei vissuti personali
La Teatroterapia ha un’importante funzione di integrazione, consente
a ciascun partecipante di conoscere il proprio corpo e la propria creatività senza
giudicare se stesso e gli altri, di cogliere le mille sfumature che la libera espressività
ha in ogni individuo, di scoprire il valore della diversità e le potenzialità insite
in ciascuno.
Permette, inoltre, di riconoscere i propri limiti e quelli altrui, imparando non
solo ad accettarli, ma anche a servirsene come strumento di crescita personale.
Una delle funzioni e degli obiettivi della Teatroterapia è di permettere
"l’unità nella diversità",
ossia realizzare l’unità fra i componenti del gruppo
preservando l’identità differenziata di ciascuno,
attraverso la cultura del non-giudizio,
del rispetto dell’altro e dei diversi tempi e modi di agire, pensare ed essere.
TEMATICHE SVILUPPATE NEL PERCORSO
- Il percorso in Teatroterapia può essere richiesto da Centri Diurni e Associazioni.
- I gruppi possono essere costituiti da un minimo di 6 ad un massimo di 12 partecipanti,
a seconda del tipo di utenza e del numero di operatori-volontari disponibili.
- La durata di ogni incontro di teatroterapia è di 1 ora e 30 minuti, una
volta alla settimana, oppure di 2 ore ogni 15 giorni.
- Affinché il linguaggio teatroterapeutico sia ben interiorizzato da tutti i membri
del gruppo, è consigliabile una durata del laboratorio di almeno 6 mesi. Il progetto
prevede un primo ciclo di incontri a tema (illustrati in seguito)
- Inoltre, vi è la possibilità di continuare il percorso nell'anno successivo, con
un secondo
secondo
ciclo di incontri denominato “teatrale”, dove oltre a concentrarsi
sul processo pre-espressivo ed espressivo della teatroterapia, si giungerà al processo
post-espressivo, ossia alla messa in scena teatrale in cui il partecipante ha la
possibilità di interpretare e di confrontarsi con un personaggio fuori e dentro
di sé.
Primo ciclo di Incontri a Tema
ACCOGLIENZA: presentazione
pratica del percorso di teatroterapia. Si mira a favorire una conoscenza dei membri
del gruppo attraverso il canale dello sguardo, della voce e di un minimo contatto
fisico, superando l’iniziale imbarazzo con esercizi semplici. È importante
che i bambini si sentano accolti e percepiscano un clima di fiducia e non giudicante.
VOCE E RESPIRO: il principale
scopo è quello di far percepire ad ognuno come il respiro permetta di ricaricarsi
e di espellere le tensioni. Il respiro è ricevere e dare: inspirare l’ossigeno
è caricarsi di nuova energia, espirare è trasformare le tensioni e produrre suoni:
suoni impercettibili, suoni del vento, suoni udibili come la voce. La voce dà l’opportunità
di esprimersi e di scambiare idee con gli altri, è veicolo di socialità. Questa
è la voce esteriore. È la voce del canto mentre il gruppo si unisce, si guarda,
si saluta. C’è poi la voce interiore, meglio esprimibile col corpo e con l’arte.
Tale voce, spesso frenata dalla razionalità, è udibile nel silenzio e nell’ascolto:
l’essere bendati può facilitarne l’ascolto.
ARMONIA: intesa come equilibrio
tra corpo, mente e spirito. Per sentirsi in armonia con se stessi e col gruppo,
i bambini devono poter sperimentare una fluidità psico-corporea unendo i vari aspetti
di sè.
COSTRUZIONE DELLA MASCHERA CON LA CRETA:
venire a conoscenza, anche inconsapevolmente attraverso l’arte, delle maschere
utilizzate quotidianamente permette di giungere ad una maggiore conoscenza di se
stessi e dei propri lati più nascosti.
AZIONE E REAZIONE: si affronta
il tema dell’azione, intesa come sequenza di movimenti strutturati e consapevoli
intervallati da "satz", ossia pause. I bambini vengono messi in condizione
di attuare tali movimenti strutturati, allo scopo di lavorare sulla loro presenza
e consapevolezza. L'azione è vista anche nei termini della relazione con l'altro
e verso l'altro, come stimolo, quanto uno può accettare ciò che l’altro propone
e reagire in un gioco di scambio (reazioni psico-fisiche).
STRUMENTI MUSICALI COME ESPRESSIONE
DI SE': sperimentare vari stati d’animo associandoli a suoni, utilizzando
vari ed inusuali strumenti musicali provenienti da varie culture del mondo.
PERCEZIONE: lo scopo è quello
di attuare una “percezione sensoriale”, ossia una percezione consapevole
tipica dei momenti di rilassamento attivo, in cui il bambino entra in contatto con
se stesso, con il proprio corpo e con il mondo esterno cercando di eliminare il
divario tra sè e la natura per diventare un tutt’uno con essa. Questo nuovo
punto di vista può aiutare il bambino a far nascere dentro di sè un reale rispetto
per la natura, che non nasca da un’imposizione esterna, ma da un vissuto personale
di unione con essa. Tale seduta semina l’idea che la natura vada apprezzata
e ringraziata per ciò che dona e vada in ogni modo possibile rispettata.
TANA E FIDUCIA: costruire
con i grandi teli psicomotori e vari oggetti a disposizione la propria "tana"
come simbolo di luogo interiore di protezione e benessere, dove risiede la "fiducia"
di base del bambino.
IMPROVVISAZIONE: introdurre
il tema dell’improvvisazione attraverso l’immaginazione, il rapporto
con l’oggetto, i giochi collettivi di ascolto, ritmo, coordinazione e percezione
del corpo. Il bambino può giungere a collegare immaginazione, azioni immediate,
azioni strutturate, attenzione volontaria, percezione del corpo e dello spazio nell'
improvvisazione del personaggio.
SPONTANEITÀ: poiché la spontaneità
è azione immediata e non pensata, il fine della seduta è quello di far riscoprire
ad ognuno la parte spontanea e intuitiva, desiderosa di fidarsi, immaginare, fantasticare
e giocare sia individualmente che in gruppo.
FORMA: giungere ad una piccola
"messa in scena" focalizzandosi sul processo alla transizione e non sulla
tecnica teatrale.
EMOZIONI: il fine è quello
di stimolare la parte emotiva dei bambini, utilizzando l’ascolto della musica,
le suggestioni ambientali e l’acquerello per far emergere nuovi personaggi
e relative emozioni, con i quali identificarsi come un qualcosa che appartiene al
bambino, ma contemporaneamente è altro da sé.
Il bambino può sperimentIl bambino può sperimentare vari stati d’animo -quali
rabbia, tristezza, noia, paura, gioia, tranquillità-, associandoli a suoni vocalici,
colori, movimenti, gestualità; incanalare tali stati d’animo attraverso l’arte
e il teatro per poterli rielaborare e trasformare.
DISEGNO DI GRUPPO: l’
attraverso suggestioni guidate dal conduttore; sperimentare un disegno condiviso
per accettare che venga modificato dai compagni senza averne il controllo e contribuendo
nel miglior modo possibile ai disegni altrui, come fossero i propri; immedesimarsi
nel compagno e in ciò che voleva esprimere attraverso il disegno, rispettandolo.
GIOCARE COL CORPO: far rilassare
i bambini con il massaggio a catena prima di attuare i successivi esercizi; potenziare
la conoscenza del proprio corpo; sperimentare le possibilità corporee; potenziare,
attraverso la produzione del ritmo, la coordinazione motoria e l’ascolto dell’altro;
utilizzare la propria voce e il proprio corpo in modo consapevole.
INGRANAGGIO DI GRUPPO: potenziare
la conoscenza del proprio corpo e la coordinazione motoria, l’ascolto del
ritmo e l’ascolto dell’altro; utilizzare la propria voce e il proprio
corpo in modo consapevole e in armonia col resto del gruppo.
PERSONAGGI IMPROVVISATI CON TELI:
inventare un personaggio che nasca dal corpo e dalla fantasia; utilizzare oggetti
quali teli elastici e disegni per identificarsi col personaggio; improvvisare diversi
ruoli per non cristallizzarsi in uno solo.
RICONOSCERE E TRASFORMARE LE PAURE:
essere consapevoli d essere consapevoli delle proprie paure esprimendole con scrittura,
gesti, voce, disegno, per poi attuare la trasformazione di tali paure attraverso
l'espressione creativa.
RITUALITA' DEI 4 ELEMENTI:
acqua e fuoco associati alla parte emotiva e profonda che vi è in ognuno.
ALBERO: Scoprire e disegnare
con le tempere il proprio albero, come specchio di se stessi.
Per vedere il percorso in Teatroterapia di splendidi Attori del Cuore, clicca sul
link sotto:
"I SOGNATTORI"